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ITALIANO
Ho dipinto questo acquerello nel marzo del 2020, in un periodo che ricorderò per sempre e che ha segnato in molti modi diversi le vite di tutti noi: l’inizio della pandemia da Covid-19.
Nelle primissime settimane di lockdown, la vita si è fermata e si è trasformata in qualcosa di mai visto prima. Le giornate fuori stavano diventando sempre più soleggiate e tiepide mentre la natura si risvegliava dall’inverno, e io le passavo chiusa in casa in una condizione surreale – un tempo sospeso, inesistente e allo stesso tempo lento, pesante, interminabile.
Il tepore e la luce della primavera in arrivo sono state le fonti di ispirazione per questa opera, nella quale mi sono rifugiata per cercare qualcosa che nella vita di tutti i giorni era inaccessibile, e che tanto avevo dato per scontato prima: la libertà di allontanarsi da casa, immergersi in un bosco, girare, esplorare.
ENGLISH
I painted this watercolour in March 2020, a time I will always remember and that left a mark in many different ways in everybody who experienced it: the very beginning of the Covid-19 pandemic.
During the very first few weeks of the first lockdown, life stood still and turned into something I had never experienced before. While outside the weather was slowly getting warmer and sunnier and the natural world was waking up from the winter, I would spend my days inside, in a surreal condition: time was suspended, non-existent, but at the same time it was slow, heavy, days were never-ending.
The warmth of the sunlight as spring was approaching inspired me to paint, and I dove deep into this work to find something that, in my everyday life was not accessible to me (and that I had taken so much for granted before): the freedom to leave my house, walk into nature, wander, explore.
